Per una migliore guida colore
Da novembre scorso, Adobe ha progressivamente rimosso le librerie Pantone dalle sue applicazioni grafiche e in molti disorientati hanno levato voci di dissenso. Ma siamo sicuri che questo fatto non sia un’opportunità invece che un problema? Il sistema Pantone è veramente all’altezza della sua fama e soprattutto se ne fa un uso corretto? Quello che vediamo stampato su una mazzetta corrisponde effettivamente alla sua ricetta? Tante domande alle quali ho provato a dare una risposta con il supporto di Eddy Hagen, per fare un po’ di chiarezza nel complesso mondo delle tinte piatte.
Degli studi hanno infatti dimostrato che la maggior parte dei riferimenti oggi utilizzati non sono corretti, compromettendo la riproduzione del colore. Tutto ciò comporta dei costi che continuano a crescere anche in maniera significativa, sfociando in discussioni tra committenti, creativi, aziende di prestampa e stampatori sul modo in cui è stato riprodotto il colore. Dei buoni riferimenti colorimetrici risolvono queste discussioni fin dall’inizio, senza parlare di tutte quelle prove e ristampe che devono essere effettuate a causa di un’errata definizione del colore. Si tratta di perdite enormi.