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È iniziata l'era del post PC
Il 7 marzo 2012 si è tenuto un Apple Special Event, dove è stato presentato "The New iPad" e "The New Apple TV". Come di consueto prima di ogni keynote, sono rimbalzati in giro per il web una miriade di pronostici su quello che sarebbe stato presentato e devo dire che molte cose sono state azzeccate. Come molti appassionati, ho seguito la diretta sui blog a partire dalle 19 e il giorno seguente ho guardato il podcast messo a disposizione da Apple. Anche i successivi approfondimenti sui vari media si sono rivelati interessanti, pieni di spunti e riflessioni sui prodotti appena presentati. Ovviamente tutta l'attenzione era focalizzata su "The New iPad", a mio giudizio una macchina straordinaria, che al momento non conosce rivali e che si posiziona sul mercato come leader indiscusso. Ma ora vorrei puntare i riflettori su un passaggio della presentazione di Tim Cook che mi ha rapito, che aldilà delle caratteristiche tecniche dei nuovi prodotti, getta le basi della nuova rivoluzione, quella del post PC.
Apple nel solo 2011 ha venduto 176.000.000 di device mobili, che rappresentano il 76% dei suoi ricavi!!! Oramai il Mac è diventato chiaramente marginale nella strategia di sviluppo e credo che in futuro servirà più che altro da traghettatore verso i dispositivi portatili di prossima generazione. Come responsabile di una infrastruttura informatica aziendale, sto cominciando a farmi molte domande sulle reali opportunità offerte da una macchina come "The New iPad". Partiamo dal presupposto che l'impiegato medio utilizza il PC per navigare su internet, gestire la propria casella di posta elettronica, scambiare messaggi in chat con i colleghi e produrre classici documenti dalla suite Office. Questo tipo di attività è già alla portata del cosiddetto post PC. Ma per tutto il resto? Mi torna alla memoria quando da studente mi incuriosivo nel vedere i primi Mac affiancati ai blasonati sistemi dedicati di fotocomposizione e scansione immagini, quando l'insegnante mi spiegava che erano il futuro ma non ancora all'altezza degli allora sistemi in uso. A distanza di 20 anni mi trovo a utilizzare un MacBookPro che passa la maggior parte del suo tempo ad annoiarsi nell'aspettare il task successivo. Sono convinto che la nuova rivoluzione sia già partita e che il post pc sia la certezza del futuro e non più una scommessa da analizzare e valutare. Non mi sono mai fatto prendere da facili entusiasmi e per scelta non ho mai acquistato un iPad prima d'ora perché lo consideravo non adatto alle mie esigenze quotidiane, sia dal lato hardware che software, ma mi sto ricredendo. Il pacchetto formato dal nuovo hardware, da iOS 5.1 e dalle infinite applicazioni disponibili mi fanno riflettere parecchio. In parte lo sperimento quotidianamente come soddisfatto utilizzatore di iPhone4S, un post PC che mi permette veramente di fare una miriade di cose, meglio del mio amato Mac.
Come utilizzare i prodotti di Google Workspace (un servizio di cloud computing e smart working con dominio personalizzato) al massimo delle loro potenzialità. Prosegue l'attività dell'Associazione Comunico Italiano , con un nuovo corso in programma dal prossimo 5 Febbraio, focalizzato sui 4 servizi più utilizzati (Gmail, Calendar, Drive e Meet), più qualche collegamento ad altri prodotti a loro correlati (Keep, Contatti, Foto, ecc…). Il percorso suddiviso in 3 giornate da 2 ore ciascuna, è rivolto a tutti coloro che intendono approfondire l'utilizzo pratico della piattaforma Google Workspace e per coloro che vogliono valutare l'eventuale implementazione del servizio all'interno dei flussi aziendali. Per iscrizioni e informazioni scrivere a info@comunicoitaliano.it , oppure chiamare il numero 339 2906063 .
La gestione delle tinte piatte è molto importante. Alcune aziende spendono ingenti somme di denaro per trovare la tipologia di colore che si adatta meglio alla propria attività. Quando scelgono il colore giusto, vogliono che sia riprodotto entro una certa tolleranza. Per poterlo fare, sia i creativi che gli stampatori hanno bisogno di riferimenti colorimetrici ben definiti ed è qui che si riscontrano i problemi. Degli studi hanno dimostrato che la maggior parte dei riferimenti oggi utilizzati non sono corretti, certe volte anche in maniera considerevole, compromettendo la riproduzione del colore. Tutto ciò comporta dei costi che continuano a crescere anche in maniera significativa, sfociando in discussioni tra committenti, creativi, aziende di prestampa e stampatori sul modo in cui è stato riprodotto il colore. Dei buoni riferimenti colorimetrici risolvono queste discussioni fin dall’inizio, senza parlare di tutte quelle prove e ristampe che devono essere effettuate a causa di un’errat...
Se lavori con dei documenti PDF, è probabile che ti sia imbattuto con gli standard PDF. Potresti volontariamente salvare un PDF conforme a questo o a quello standard, ma potresti usarne anche altri senza esserne consapevole. Perché? Perché molti produttori che creano software, implementano gli standard per te salvando un file PDF per un uso specifico, direttamente dalle funzionalità non espressamente dichiarate dal software. È sempre meglio essere a conoscenza di cosa stai facendo. Usare gli standard PDF correttamente è importante e conoscere cosa possono o non possono fare per te, può fare la differenza per ottenere il risultato che stai cercando. A tal proposito sono felice di annunciare che è stata appena pubblicata la versione in italiano della guida "PDF Standards FAQ" , un progetto realizzato da me in collaborazione con Faenza Printing (una delle realtà di stampa più note dentro e fuori i confini nazionali) e alla disponibilità del Ghent Workgroup, ...